martedì 5 maggio 2015

Teponaztli

Un teponaztli è un tipo di tamburo inciso usato in Messico centrale dagli Aztechii e dalle culture a loro legate. Il Teponaztli era fatto con duri tronchi di legno cavi, spesso bruciacchiati. Come molti tamburi ad incisione, il teponaztli aveva tre fessure sulla parte superiore, a forma di "H". Le lingue che si formavano venivano colpite con palle di gomma messe su mazze, spesso fatte con corna di cervidi. Dato che le lingue sono di lunghezza diversa, o scolpite con diverse profondità, il teponaztli produce 2 diversi suoni, solitamente con una terza o quarta tra loro. 

I Teponaztli venivano solitamente decorati con sculture in rilievo di varie divinità o con disegni astratti, oppure con forme di varie creature o umane. Alcune di queste creature hanno la bocca aperta, aumentando il volume grazie al buco che vi si trova. Su altri tamburi veniva praticato un foro nella parte inferiore. I Teponaztli della cultura mixteca che abitava l'odierno Messico centro-meridionale erano noti per le scene belliche o mitologiche che li ricoprivano.
La lunghezza variava tra i 30 ed i 120 centimetri. I teponaztli più grandi venivano montati su strutture di supporto. I più piccoli potevano anche essere portati appesi alle spasse con cinghie.
Motolinia, un frate francescano e cronico dello stile di vita azteco post-conquista, disse che il teponaztli, o come lo chiamava lui il contrabajos (contrabbasso), veniva spesso suonato con tamburi in pelle huehuetl per accompagnare le danze. Oltre che per le danze, i teponaztli erano usati per accompagnare la lettura delle poesie: il suono dei tamburi appariva anche all'interno delle poesie stesse ("totocoto tototo cototo tiquititi titiqui tiquito"). Questa notazione simile al solfeggio ci permette di ricostruire i ritmi ed i suoni degli Aztechi.
I tamburi venivano usati anche in altre celebrazioni (come raffigurato nel Codice fiorentino) o in guerra come mezzo di comunicazione. Secondo alcune fonti, in particolari occasioni ufficiali il sangue delle vittime sacrificali era a volte versato nel tamburo.

lunedì 4 maggio 2015

Darabouka



Ciao ragazzi, scuasatemi della mia assenza, purtroppo dovuta per motivi personali. Ora riprenderò, spero quotidianamente, a postarvi le percussioni per strane che ho conosciuto con il mio amato coro. Buona visione, e non aspettate tanto a commentare..!!!!
La darabouka è unoì strumento musicale a percussione del gruppo dei membrafoni, utilizzato tradizionalmente in Nord Africa, Medio Oriente e Asia centrale. Si ritrova anche nella musica popolare dei paesi dell'Europa orientale che hanno subito l'influenza dell'Impero ottomano, nella musica zigana e in molti gruppi di world music come base ritmica importante.
Lo strumento era costituito da un corpo globulare di terracotta sostenuto da un alto piede e aperto sul fondo, con una larga apertura chiusa da una pelle animale (di pesce o di capra). Oggi invece è costruita in alluminio, con membrana in fibre sintetiche per eliminare i problemi dell'accordatura. Da non confondere con il djembe, costruito in legno.